Lo scorso inverno, insieme ad Emerson e Di Francesco, c’era anche un altro ragazzo a Trigoria a lottare contro il destino: Marco Paoloni, portiere degli Allievi Nazionali. Il 12 novembre, durante il derby con la Lazio, il fato gli aveva voltato improvvisamente le spalle: lesione del legamento crociato anteriore destro e addio sogni di gloria, almeno per il momento. Dopo un ottimo inizio di stagione (allenamenti con la prima squadra e convocazione nella nazionale under 16), per Marco è cominciato così un lungo calvario: “Sono stati giorni bruttissimi, soprattutto per la rieducazione (Paoloni è stato operato dal prof. Mariani, ndr). L’esempio di Eusebio ed Emerson mi ha spronato ad andare avanti”.

Ora Marco è tornato, forse anche più forte di prima. Dallo scorso 22 aprile (Roma-Fermana) si è riappropriato della sua maglia da titolare, contribuendo allo splendido finale degli Allievi, giunti alla semifinale scudetto. Quello degli ‘84 della Roma è un gruppo abituato ai trionfi: tricolore con i Giovanissimi nel ‘99 ed il torneo di Arco quest’anno. “Questo è il mio nono anno in giallorosso – afferma Paoloni -. Oramai Trigoria è una seconda casa”. Forse anche qualcosa in più, visto che da quest’anno Marco, che è di Civitavecchia, alloggia al pensionato del Fulvio Bernardini: “Mi trovo benissimo con tutti. I miei hobby? Gli amici e la playstation”. Schivo, semplice, quasi timido, Marco in campo si trasforma e diventa un autentico leone. Guida la difesa con autorevolezza e ha una potenza fisica fuori dal comune. Affidabile sia tra i pali che nelle uscite (alte e basse), fa della reattività la sua dote migliore. Ha una grande stima di Antonioli (“è un portiere intelligente. Nonostante le polemiche, è sempre tranquillo”) e una profonda venerazione per Buffon: “È il più forte del mondo. Se verrà alla Roma, per me sarà un maestro”.

Su Paoloni è pronto a giurare anche Franco Tancredi, attuale preparatore dei portieri del vivaio giallorosso: “Marco è nato portiere. Ha tutto per emergere: coraggio, esplosività e tecnica. A chi assomiglia? Come interpretazione del ruolo mi ricorda molto proprio Buffon. Ora però deve continuare a lavorare su questa strada, senza pensare di essere già arrivato”. Paoloni, intanto, culla il suo sogno nel cassetto: diventare un portiere professionista. Prima, però, ha un traguardo importante da tagliare: “Il tricolore Allievi. L’Atalanta è un ostacolo duro, ma noi siamo da scudetto”.

(Andrea Pugliese | La Gazzetta dello Sport | giugno 2001)

La carriera in nazionale (figc.it)